Sensibilizzare sull'importanza degli impollinatori, sul loro contributo allo sviluppo sostenibile, sulla necessità di fermare la perdita di biodiversità.
Questo il senso della Giornata mondiale delle api del 20 maggio 2021 e istituita nel 2017 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il degrado degli ecosistemi sta portando le api all'estinzione e per questo è fondamentale una presa di coscienza collettiva. La giornata viene celebrata in onore di Anton Jansa, pioniere del XVIII secolo delle tecniche di apicoltura moderne.
Secondo i dati della Federazione Apicoltori Italiani, gli apicoltori censiti in Italia sono in aumento e sono molti i giovani che continuano a interessarsi.
Costante anche l'incremento del patrimonio apistico nazionale: nel censimento 2020 raggiunti 2 milioni di alveari per un valore di 500 milioni dieuro. La presenza di alveari sul territorio italiano genera per l'organizzazione agricola circa 2 miliardi di euro di valore. A questo va aggiunto quello dell'apporto ecosistemico che le api garantiscono con l'impollinazione alla biodiversità ambientale, circa 150 miliardi di euro. Il punto critico dell'apicoltura italiana è la produzione di miele, il cui valore potenziale annuo è atteso in circa 20 mila tonnellate, ma ormai da anni è soggetto a una costante riduzione, minacciato dalle avversità atmosferiche e dai cambiamenti climatici.
Guarda il video sull'ANSA: https://www.ansa.it/sito/videogallery/mondo/2021/05/20/la-giornata-mondiale-delle-api_2e7d8454-93e8-4191-9f79-19997e97f658.html